mercoledì 23 marzo 2011

I migliori chitarristi per un film documentario sull'iconico wha wha Cry Baby


Alcuni dei nomi più grandi della chitarra hanno girato un nuovo documentario.
Si chiama "Cry Baby: The Pedal That Rocks The World".
L'icona forse più suggestiva nel panorama sonoro della chitarra, il wha wha, portato al successo da Jimi Hendrix, e poi utilizzato (ed ancora oggi mai abbandonato) dai più grandi chitarristi del mondo, rivive in questo film documentario con i contributi di Slash, Van Halen, Zakk Wylde, Kirk Hammett, Paul Gilbert e tanti altri.

Il CryBaby è il pedale mitico distribuito dalla Dunlop anche se Vox è stata la prima azienda ad avere il successo commerciale con il Wah. Vox è entrata nel Wah Wah business grazie a Brad Plunkett, un ingegnere di 25 anni della Thomas Organ. Intorno '66 Plunkett stava lavorando su un circuito da sostituire. Un collega ingegnere, Les Kushner, gli suggerì un oscillatore che Plunkett ha poi modificato e costruito. Per testare l'idea, fu collegata casualmente una chitarra e, come Plunkett descrive: "...tutto d'un tratto le persone accorse per scoprire che suono uscisse rimasero totalmente sbalordite."
A quanto pare la Vox odorò parecchio potenziale commerciale in questa nuova scoperta, e successivamente fu quindi introdotto col curioso nome di "Clyde McCoy wah-wah pedal". Clyde era in realtà un trombettista che aveva chiesto a Vox un dispositivo in grado di simulare il suono di una tromba con sordina. I primi esemplari furono realizzati in Italia e avevano un' immagine di Clyde sul retro.

L'introduzione del pedale Vox Crybaby intorno al 1968 deriva dal fatto che il distributore americano, Thomas Organ, e il distributore europeo, JMI, volevano vendere il wah-wah, ma né l'uno né l'altro volevano lo stesso nome. Vox risolse il problema inventando il nome Crybaby sullo stesso modello per il mercato americano. La storia racconta che quando Vox aveva bisogno di un nuovo nome per il pedale, hanno chiesto ad uno dei loro distributori di descrivere il suono del wah. La risposta è stata "suona come un bambino che piange".