giovedì 11 marzo 2010

Pink Floyd e Queen pronti a lasciare Emi Music?


I problemi non finiscono per la Emi Music, che il mese scorso aveva addirittura annunciato di voler vendere i mitici studios londinesi di Abbey Road, dove registravano i Beatles, per far fronte a una difficile situazione finanziaria.

Una nuova bomba rischia di scoppiare per la storica casa discografica britannica: secondo quanto hanno fatto sapere alcune fonti citate da Bloomberg, due colossi quali i Pink Floyd e i Queen, che vantavano con Emi contratti da ormai quarant'anni e più, starebbero pensando a lasciare la casa discografica. I Pink Floyd e i Queen, precisano le fonti che hanno voluto mantenere l'anonimato, si sono incontrati con altre importanti case discografiche per valutare l'ipotesi di lasciare Emi.

Guy Hands, la cui società Terra Firma Capital Partners ha comprato Emi per 4 miliardi di sterline nel 2007 proprio prima del collasso dei mercati creditizi, ha tempo fino a giugno per convincere gli investitori a fare un'iniezione di capitale per tenere a galla la Emi. Secondo gli analisti, senza tali finanziamenti la casa discografica potrebbe finire nelle mani della creditrice Citigroup e fondersi poi con qualche sua rivale. Oltre a tutti questi problemi, Hands ha anche denunciato Citigroup per avergli consigliato di comprare Emi nel 2007.

In una lettera inviata i mesi scorsi a Hands, l'amministratore delegato di Emi Music, Elio Leoni-Sceti, aveva scritto che il morale all'interno dell'azienda è bassissimo e che molti artisti stanno pensando se rimanere o meno. Nessun commento sul possibile addio di Pink Floyd e Queen è arrivato tuttavia né dal portavoce della Emi, né dai manager dei due gruppi. I Pink Floyd, che hanno firmato il loro primo contratto con la casa discografica nel 1967, lo scorso anno l'hanno denunciata per erroneo calcolo dei pagamenti delle royalties e ieri hanno annunciato un'azione legale sui diritti d'autore per la musica online e sul marketing. I Queen registrano invece con Emi dal 1972.

Il mese scorso la Emi Music ha annunciato di aver accusato nel 2009 una perdita annua di 1,9 miliardi di sterline, con un passivo che supera di 408 milioni di euro le attività. Terra Firma ha dunque chiesto alla casa discografica un nuovo business plan e ha bisogno dell'approvazione del 75% degli investitori per fare una nuova iniezione di capitale entro la fine di giugno. Leoni-Sceti ha detto tuttavia che il giro d'affari della casa discografica quest'anno aumenterà, dopo aver guadagnato il 4,6% nel 12 mesi precedenti. Per tagliare il debito la Emi aveva addirittura preso in considerazione la vendita degli studios di Abbey Road, ma una sollevazione pubblica ha fatto sì che l'edificio sia stato messo nella lista dei luoghi protetti dalla English Heritage.